Patente a punti per la sicurezza nei cantieri
Come funziona la patente a punti per le imprese?
Il 1° ottobre 2024 è stata una data epocale per tutte le imprese e per i lavoratori, del mondo dell’edilizia e non, che operano all’interno dei cantieri temporanei o mobili. In quell’occasione, infatti, ai sensi del nuovo art. 27 del Testo Unico della Sicurezza, come modificato dall’art. 29, comma 19 del D.L 19/2024 (“Decreto PNRR 4”), è entrata in vigore la patente a punti obbligatoria. Un nuovo strumento istituito per garantire la sicurezza nei cantieri e il rispetto delle normative vigenti.
La patente a crediti è stata introdotta per migliorare la sicurezza sul lavoro, qualificando e monitorando il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza. Rappresenta, quindi, un’importante novità nel settore edile e rientra tra gli interventi previsti dal Governo per contrastare gli incidenti sul lavoro, un tema sempre più centrale nelle politiche di sicurezza.
Chi deve richiedere la patente a punti
La patente a punti sarà necessaria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi italiani e stranieri che opereranno nei cantieri temporanei o mobili. Le imprese con sede fuori dall’Unione Europea dovranno presentare la documentazione utile a dimostrare l’equivalenza del titolo rilasciato nel proprio paese d’origine, in conformità con la normativa italiana.

Chi è esonerato dalla patente a punti in edilizia
La patente a punti è obbligatoria per tutte le imprese che operano nel settore delle costruzioni, mentre restano esclusi i soggetti:
– che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale
– in possesso di un documento equivalente di un altro Stato
– in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III.
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Come presentare la domanda
La domanda per ottenere la patente potrà essere presentata attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro a partire proprio dall’1 ottobre. La richiesta dovrà essere inviata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, che dovrà autocertificare il possesso di alcuni requisiti fondamentali, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio, il possesso di un Documento unico di regolarità contributiva (Durc) valido e l’adempimento degli obblighi formativi in materia di sicurezza sul lavoro.
Modalità di rilascio
Una volta presentata la domanda, la patente a punti in edilizia sarà rilasciata in modo automatico. Durante l’attesa del rilascio, sarà comunque possibile continuare a lavorare. Alcuni requisiti, come l’iscrizione alla Camera di commercio o il possesso di un Durc valido, potranno essere autocertificati. Altri, come l’adempimento degli obblighi formativi e la designazione del Responsabile della sicurezza (Rspp), dovranno essere confermati tramite dichiarazioni sostitutive.
La sospensione
La patente a crediti potrà essere sospesa per un massimo di 12 mesi in caso di infortuni gravi sul cantiere (come la morte o l’inabilità permanente di uno o più lavoratori) causati dalla grave negligenza del datore di lavoro o di un suo delegato. La sospensione potrà essere revocata nel caso in cui le condizioni di sicurezza sul cantiere dovessero essere ristabilite. In caso di dichiarazioni non veritiere nella domanda, la patente potrà essere abrogata definitivamente, ma sarà possibile richiederne una nuova dopo 12 mesi.
Come funziona la patente a crediti
Alla patente sarà assegnato un punteggio iniziale di 30 crediti, che potrà essere incrementato fino a un massimo di 100 attraverso l’adozione di misure aggiuntive in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tra le attività che consentiranno di accumulare crediti figurano per esempio gli investimenti in formazione aggiuntiva e l’adozione di standard contrattuali certificati.
È previsto un aumento di 10 crediti al momento del rilascio della patente, con l’aggiunta di un credito per ogni biennio di attività senza violazioni, fino a un massimo di 20 crediti. Tuttavia, il raggiungimento del tetto massimo di 100 crediti richiederà almeno 40 anni di attività senza violazioni.
Il recupero dei crediti
Il recupero fino a un massimo di 15 crediti sarà possibile se l’impresa dimostrerà di aver completato i necessari corsi di formazione sulla sicurezza e di aver adottato misure per migliorare le condizioni di lavoro. La valutazione sarà effettuata da una Commissione territoriale composta da rappresentanti dell’Inl e dell’Inail.
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